Questo 25 aprile non deve essere solo un atto, ma un impegno concreto per la libertà.Un impegno che passa attraverso la pratica quotidiana della memoria. Coltivare la memoria è un nostro compito. E’ una nostra responsabilità. In questo giorno e durante gli altri 364 giorni è nostro dovere far sì che le future generazioni abbiano contezza di cosa è stata la Liberazione, perché tante donne e uomini sono morti per consegnarci la libertà, per insegnarci i valori della Resistenza, della democrazia, per consegnarci una società fatta di diritti, di uguaglianza e di pace”. Così Vincenza Rando responsabile nazionale Pd legalità e contrasto alle mafie. “Oggi – prosegue la senatrice dem – abbiamo bisogno di una memoria viva e operativa. Perchè il processo di liberazione in Italia non è terminato. Perchè un paese soggiogato dalle mafie, dalla corruzione e dai sentimenti fascisti non è un paese libero. Ci vuole un’altra liberazione dalla presenza criminale. C’e’ bisogno di una nuova Resistenza etica, sociale e politica. Non possiamo restare inerti: bisogna custodire la nostra Costituzione, figlia della resistenza antifascista e difendere i suoi valori , praticarli nelle nostre comunità per essere partigiani del bene comune”.


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