“L’operazione imponente portata a termine stamattina a Palermo dalla DDA e dai Carabinieri del comando provinciale, che ha visto l’arresto di 181 persone, ha messo in luce un’enorme rete di relazioni criminali di stampo mafioso. Diversi i mandamenti dei quartieri di Palermo che sono stati disarticolati con gli arresti di oggi. Preoccupante in particolare quello che sembra essere stato il metodo di organizzazione dei traffici, ovvero le continue comunicazioni che partivano tramite cellulari criptati e sistemi di chat molto sofisticati all’interno delle carceri da svariati boss già arrestati. Così come la conferma che i boss scarcerati, come Tommaso Lo Presti, erano tornati a guidare i propri mandamenti. Il lavoro del Procuratore De Lucia e dei pm, cui va il nostro plauso e ringraziamento, porta alla luce nuovi metodi che hanno consentito ai boss di continuare a dirigere gli affari illeciti della mafia, usufruendo di una fitta rete di informatori e organizzando addirittura summit sulle chat criptate. Emerge uno scenario preoccupante a cui bisogna rispondere rafforzando gli strumenti normativi di contrasto alle mafie e tutelando il lavoro della magistratura”. Lo dichiara la senatrice Enza Rando, responsabile Legalità e Lotta alle mafie del Partito Democratico.
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