“Approvare un fondo strutturale per finanziare i viaggi della memoria non è un atto simbolico, ma un dovere dello Stato. Se la memoria è una responsabilità, allora deve essere un impegno collettivo. Oggi, con questa legge, facciamo un passo concreto in questa direzione. Quando recuperò la parola dopo molti anni di silenzio, Armandino Gasiani di Bologna, che sopravvisse a Mauthausen e poi spese la sua vita per coltivare la Memoria e diffonderla fra tantissimi giovani, disse: se si racconta la verità senza provocare fratture, ‘anche i ragazzini possono ascoltare e ragionare, senza essere violenti'”. Lo ha dichiarato la senatrice del Partito Democratico Enza Rando, membro della Commissione Cultura, intervenendo in dichiarazione di voto sulla legge che istituisce un fondo per i Viaggi della Memoria.
“In tante scuole italiane, grazie all’impegno di docenti, amministratori sensibili, studenti e famiglie, questi viaggi si organizzano da anni, spesso con sacrifici economici e raccolte fondi. Ora, con questa misura, lo Stato riconosce il valore educativo e civile della memoria e si assume la responsabilità di sostenerla”, ha aggiunto la senatrice PD.
“Visitare un campo di sterminio non è un’esperienza qualsiasi: è un viaggio dentro la storia e dentro noi stessi, un’esperienza che segna nel profondo e ci rende cittadini più consapevoli. La memoria è il primo argine contro la ripetizione della tragedia, ed è nostro dovere garantirne la trasmissione alle future generazioni”, ha concluso Rando.