“E’ preoccupante l’intenzione del ministro Nordio di voler rimodulare il concorso esterno in un quadro nel quale le mafie continuano a fare affari e sono sempre più forti. Le organizzazioni criminali utilizzano relazioni esterne, di complicità per rafforzarsi, legami che consentono loro una penetrazione e controllo del sistema economico, politico ed istituzionale e del mondo delle professioni, condotte pericolose che danneggiano la buona economia, la buona politica e l’etica delle professione”, lo dichiara in una nota la senatrice Vincenza Rando, responsabile legalità, trasparenza e contrasto alle mafie della Segreteria Nazionale del Partito Democratico, che aggiunge: “più che rimodulare sarebbe semmai necessario sanzionare severamente le condotte di collusione mafiosa oggetto del concorso esterno. La strada intrapresa è allarmante se pensiamo al messaggio e alle proposte portate avanti dal Governo. Proposte – aggiunge Rando – volte ad indebolire tanti strumenti, utili ed indispensabili per le indagini contro le mafie, partendo dalle intercettazioni, dall’eliminazione del reato di abuso di ufficio, dalla poca attenzione nei confronti dei testimoni di giustizia e dei collaboratori di giustizia. E’ necessario cambiare rotta: procedere allo smantellamento dell’attuale assetto normativo e giurisprudenziale è un regalo alle mafie ed ai loro complici dai colletti bianchi”, conclude la senatrice Rando.


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