“Lo scandalo legato ai calciatori di serie A che scommettono ha riportato a galla le cicatrici profonde di uno sport che sta perdendo credibilità. Travolto da interessi economici, infettato dal Dio denaro, quello del calcio è diventato un ambiente nel quale emerge ancora troppa illegalità. Nel mondo delle scommesse è poi ancora troppo labile il confine tra l’azzardo illegale e quello legale”, lo dichiara la senatrice Vincenza Rando, responsabile legalità, trasparenza e contrasto alle mafie della Segreteria Nazionale del Partito Democratico, che aggiunge: “è una questione di etica che ci pone di fronte ad una riflessione profonda: se da un lato il Decreto dignità del 2018 ha vietato la pubblicità dell’azzardo e le sponsorizzazioni sulle magliette dei calciatori dei marchi dei concessionari, dall’altro continuano le pubblicità dei siti di scommesse legali. Del resto – continua Rando – la stessa estensione delle scommesse legali ai campionati di serie C e al settore dilettantistico (da sempre a rischio infiltrazioni di organizzazioni criminali), non aiutano a ripulire il sistema, creando rischi e tentazioni. Giova inoltre ricordare, come dimostrano inchieste e dossier, che i clan hanno sempre guardato al mondo delle scommesse, e al calcio in particolare, per cimentare legami con la politica, riciclare soldi e per garantire consenso e controllo sul territorio. Uno scenario preoccupante do fronte al quale la politica è ancora una volta in ritardo, incapace di cogliere l’opportunità di rivedere l’intero sistema”, conclude così la senatrice Rando.


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