“Il ddl Zaffini è una coerente espressione della cultura di destra a livello legislativo. Quando si comincia a picconare una legge spesso si dice di volerla ‘attuare’: succede con la legge 194 quando si fanno entrare i pro vita nei consultori, e succede lo stesso col ddl Zaffini quando, per ‘riformare’ la legge 180, usa il tema della sicurezza degli operatori psichiatrici e dei familiari e reintroduce in ambito sanitario le competenze del Viminale. Di fatto l’impianto di questa legge, in gran parte inutile, è un’arma puntata contro conquiste frutto di una stagione illuminata della psichiatria italiana. Una stagione incompiuta, è vero, ma che ha bisogno di rafforzare i punti in cui è carente, in primo luogo i Dipartimenti di Salute Mentale, non di un approccio securitario che limita la libertà personale e non è presa in carico della malattia”. Lo dichiara la senatrice Tatjana Rojc (Pd), in merito al disegno di legge 1179/2024 “Disposizioni in materia di tutela della salute mentale” a prima firma del senatore Francesco Zaffini (FdI).


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