“Il settore dei Confidi è in progressiva espansione perché ha saputo offrire strumenti validi alle imprese per affrontare la situazione economica sfavorevole. Tuttavia non si è tradotto in una variazione delle condizioni applicate alla propria clientela sebbene il valore della garanzia, soprattutto per le banche, sia sostanzialmente cresciuto. Ho deciso di presentare come primo firmatario, assieme ai senatori Pd della commissione finanze, un disegno di legge che ha per obiettivo la razionalizzazione e il rilancio di questo sistema, che persegua una precisa scelta strategica orientata alla mutualità e non solo al raggiungimento di un modello strettamente di business”. Così il Senatore Democratico Gianluca Rossi, capogruppo PD in commissione Finanze e tesoro. “In tale contesto – prosegue Rossi – si inserisce anche la considerazione che sempre di più, negli ultimi anni, i Confidi, in quanto strumenti della politica industriale del Paese, sono stati considerati come i soggetti ideali su cui innestare delle forme di sostegno pubblico alle imprese in conseguenza del rapporto di reciprocità che questi soggetti hanno con i propri soci e quindi con il tessuto imprenditoriale locale”. Rossi spiega che “il disegno di legge che abbiamo presentato ha lo scopo di favorire la crescita dei Confidi e di conseguenza un più agevole accesso al credito da parte delle PMI. Obiettivo che può essere raggiunto soltanto attraverso interventi che favoriscano e incentivino la patrimonializzazione dei Confidi, migliorino le condizioni e le modalità di raccolta delle risorse e valorizzino le attività svolte dai soggetti operanti nella filiera della garanzia e della controgaranzia. In aggiunta, sono previsti interventi per alleggerire il carico di adempimenti che il sistema dei Confidi è tenuto a espletare, lasciando unicamente a carico delle banche, certamente più attrezzate, una vasta categoria di adempimenti che attualmente sono inutilmente duplicati anche dai Confidi”. In conclusione, il senatore spiega che “il disegno di legge proposto apporterebbe vantaggi per i singoli soggetti beneficiari della norma e per l’intero sistema finanziario, in quanto favorirebbe una maggiore efficienza del settore dei Confidi, grazie al venir meno della duplicazione di alcuni adempimenti, una più elevata razionalizzazione delle funzioni, attraverso una più equa ripartizione degli oneri tra i diversi soggetti coinvolti nell’operazione finanziaria considerata nel suo complesso, e un risparmio di costi, derivante dall’alleggerimento dell’iter procedurale dei soggetti deputati al rilascio della garanzia, con rilevanti vantaggi per le imprese beneficiarie finali dell’attività di garanzia, molte delle quali oggi soffrono la stretta creditizia in atto e rimangono prive di adeguati e diffusi strumenti di garanzia per l’accesso al credito”.

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