“Anche oggi, come dall’inizio del mandato, le contraddizioni tra parole del ministro Nordio e i fatti, sono state evidenti. I fatti rivelano che gli unici due atti prodotti restano il decreto rave all’insegna di più carcere e nuove intercettazioni e la revoca dei benefici per i semiliberi, tornati in carcere. Anche sull’attenzione ai temi posti dai sindaci restiamo sempre nel campo delle parole, mentre in Parlamento abbiamo depositato due disegni di legge sulla modifica della legge Severino nella parte che riguarda la sospensione dei sindaci dopo la sentenza di primo grado e sulla responsabilità amministrativa ed erariale degli amministratori per i reati omissivi impropri. Riteniamo che per essere conseguenti debba partire l’iter parlamentare di questi provvedimenti. Rispetto all’abuso di ufficio, gli interventi degli ultimi anni hanno già ridotto la portata del reato e quindi andrebbe effettuato un reale monitoraggio, ma su questo punto il ministro dovrebbe prima trovare una linea comune con la sua maggioranza che, come evidente, al momento non esiste”.
Lo dichiara la vicepresidente del Senato e responsabile Giustizia del Pd, Anna Rossomando.


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