“Quando parliamo di orgoglio, di storia del Piemonte, di grandi competenze nel settore dell’automotive, è necessario calarci in un contesto che non può che essere globale e proprio sulle politiche industriali mi aspettavo da chi ne ha la responsabilità qualche parola in più sul ruolo della Regione Piemonte. Mentre la produzione di auto in Europa e in Italia è in netto calo, in altre parti del mondo c’è un processo esattamente inverso, accompagnato da una grande innovazione tecnologica in un sistema integrato. È la sfida e la competizione su larga scala per essere produttori e non meri acquirenti delle auto del futuro. Questo deve essere l’obiettivo di politiche che soltanto regione, Italia e Europa possono mettere in campo congiuntamente. La questione delle multe va rivista e da questo punto di vista ben vengano ripensamenti e revisioni che aiutino ad affrontare il passaggio. Servono però investimenti mirati e non certo misure come il taglio dell’80% del fondo automotive, come fatto nell’ultima manovra dal governo Meloni. È necessario costruire le condizioni per un accordo quadro di tutto il settore automotive attraverso il fondo straordinario europeo per la transizione ecologica e, per contenere gli effetti della crisi occupazionale, ripristinare il fondo Sure come cassa integrazione europea. Ma dire la parola investimenti non basta, serve un programma strategico per ridurre il divario tecnologico con Cina e Stati Uniti. In una competizione tra sistemi il metodo è quello della cooperazione tra grandi imprese europee, ad esempio promuovendo una piattaforma tra produttori. In questo contesto sono necessarie politiche di protezione del mercato europeo, ma sempre in un quadro di investimenti e innovazione per scongiurare la marginalità produttiva. La crisi della produzione in Italia necessita di nuovi modelli, ma non basterà certo la sola produzione della 500 ibrida a sollevare i livelli occupazionali, che sono legati almeno a una seconda linea. Al governo si chiede di sostenere attivamente la transizione per difendere l’occupazione perché solo attraverso investimenti mirati, a partire dal tema dell’abbassamento del costo del tema dell’energia, potremo essere all’avanguardia, continuando a produrre auto che siano un progetto per il futuro”.
Così la vicepresidente dem del Senato Anna Rossomando, intervenendo al Consiglio Regionale aperto sull’automotive.


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