“Abbiamo il dovere di garantire l’accesso alla professione di avvocato ai giovani che hanno studiato e si sono impegnati nella pratica forense pur nelle condizioni dettate dalla pandemia. Con la stessa attenzione il nostro impegno continuerà, ad esempio, per le risorse destinate al gratuito patrocinio così da garantire il diritto alla difesa ai non abbienti e assicurare ciò che è dovuto soprattutto a quella parte dell’avvocatura più esposta alle conseguenze economiche della pandemia come i giovani avvocati. Per quanto riguarda l’esame, in un periodo di emergenza come questo, crediamo sia necessario tutelare la trasparenza della prova di esame anche attraverso la videoregistrazione, garantire la parità di trattamento circa la distribuzione dei quesiti a disposizione dei candidati e prevedere la possibilità di svolgimento dell’esame anche per chi si trova all’estero. Per questo abbiamo chiesto un preciso impegno al governo sulle modalità di svolgimento dell’esame che saranno necessariamente eccezionali. Assicurare la preparazione dei professionisti e dignità della funzione della difesa garantisce uguali diritti a tutti i cittadini così come prevede la Costituzione.”
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