Sue dichiarazioni restano una vergogna per l’Italia
“Non vorrei che le lettura dei quotidiani di oggi possa trarre in inganno. Voglio dirlo con chiarezza credo a anche a nome di moltissimi colleghi del PD: nessuno pensi che il Senato possa considerare archiviata la questione delle gravissime offese al Ministro Kyenge con un sostanziale nulla di fatto. Le pur apprezzabili scuse di Calderoli non possono bastare. Per questo gli rinnovo l’invito a prendere atto dell’ondata di sdegno nazionale e internazionale causata dalle sue dichiarazioni e a dimettersi al più presto dalla vicepresidenza del Senato”. Così Francesco Russo membro della Presidenza del Gruppo PD al Senato. ‘Confermo – prosegue Russo – come segnalato oggi su vari quotidiani, che il collega Calderoli ha una straordinaria capacità nel presiedere con equidistanza e competenza l’Aula e che questo lo rende trasversalmente apprezzato da molti colleghi. Il problema, però, è che fuori dall’Aula ha la stessa straordinaria capacità di scadere in bassezze e dichiarazioni sconsiderate che sono assolutamente incompatibili con un alto ruolo istituzionale. Davvero una personalità mutevole: il paragone con Dr Jekyll e Mr Hyde mi sembra renda bene l’idea. Lo ha ripetuto anche il Presidente del Consiglio Letta: le dichiarazioni del Senatore Calderoli stanno danneggiando gravemente l’immagine del nostro Paese all’Estero. In un momento in cui l’Italia, con fatica, e anche grazie all’azione di questo Governo, sta cercando di recuperare credibilità internazionale, – conclude Russo – chiedo al collega un gesto di coraggio: domani a margine della discussione in aula sulla mozione di sostegno al Ministro Kyenge presenti le proprie dimissioni per dimostrare che il nostro Paese e questa classe politica hanno uno spessore e una credibilità ben più alta di quella frase razzista che, in questi giorni, sta facendo il giro del mondo infangando il nome dell’Italia. In caso contrario non potremmo che manifestare tutta la nostra contrarietà ed il nostro sdegno uscendo dall’aula non appena il senatore Calderoli assumesse la presidenza”.

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