“Con la votazione di questa mattina in Senato diventa legge dello Stato il ddl sul lavoro autonomo per garantire alcune prime forme di tutela sociale, oggi assenti, a quanti non imprenditori svolgono un lavoro senza vincolo di subordinazione e quindi di orario e di luogo di prestazione. E’ una linea di demarcazione fondamentale per smascherare abusi e false partite Iva e riconoscere più diritti ai tanti lavoratori autonomi non imprenditori del nostro Paese, soprattutto giovani”. Lo afferma il senatore del Pd Roberto Ruta.

“Il tentativo è quello di garantire tutele e riconoscere diritti ai lavoratori autonomi: si estende il congedo parentale di 6 mesi ai genitori entro i 3 anni di vita del bambino; si riconosce l’indennità di maternità pur continuando a lavorare; in caso di infortunio o malattia viene sospeso il pagamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi e sono estese le tutele per la sicurezza e per la prevenzione dagli infortuni e dalle malattie. Sul fronte economico – spiega Ruta – si aumentano le deduzioni e viene applicata la tutela dei tempi di pagamento da parte delle amministrazioni pubbliche, mentre i liberi professionisti potranno aggregarsi in reti, consorzi o forme associate per accedere ai bandi di gara. Il ddl prevede inoltre l’istituzione di un tavolo permanente presso il Ministero del lavoro affinché il Ministero stesso, il Governo attraverso di esso e le associazioni rappresentative delle libere professioni e del lavoro indipendente possano discutere e approfondire ulteriormente le problematiche che in questo provvedimento non è stato possibile risolvere, soprattutto riferite ai modelli previdenziali oltre che al tema della formazione. Sarà necessario verificare l’efficacia e la  ricaduta di questa normativa a sei mesi dall’entrata in vigore – conclude il senatore del Pd – ma è una prima azione concreta che garantisce diritti e tutele a tanti lavoratori autonomi specialmente ai più giovani”.


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