‘C’è una necessità straordinaria del sistema imprese di avere pagamenti. Il governo deve esplicitare quali sono gli effetti quantitativi sul Pil di questa azione perché ciò modifica il rapporto debito-Pil’. Lo afferma il senatore del Pd Gian Carlo Sangalli, membro della Commissione speciale sui ddl di conversione dei decreti-legge. ‘Bisogna rinegoziare con l’Europa il rapporto sul debito che la P.A. ha sulle imprese, prendendo ad esempio – spiega Sangalli – la Spagna che, come abbiamo evidenziato nella mozione presentata recentemente dai senatori democratici, ha avuto la possibilità di emettere debito straordinario. Probabilmente noi non potremmo fare lo stesso ma è necessario rinegoziare e intervenire secondo un ordine di interventi che dia priorità al pagamento diretto alle imprese’. ‘In primo luogo – sottolinea Sangalli – pagare le imprese direttamente; in secondo luogo intervenire attraverso un sistema creditizio pro solvendo, in base al quale l’impresa, pur cedendo il suo credito alla banca resta tuttavia esposta; infine, intervenire attraverso un sistema pro soluto, con il quale il credito viene interamente ceduto al cessionario che è la banca, nuovo titolare del credito, con l’emissione di debiti di medio e lungo termine’. ‘Il governo nel decreto che si appresta a varare – precisa Sangalli – dovrà indicare con chiarezza le amministrazioni destinatarie del provvedimento, stabilire con quali criteri si pagheranno le imprese, nonché vincolare i soldi destinati a pagare effettivamente le imprese, evitando un impegno per spese diverse. Il criterio guida – secondo il senatore del Pd – per liquidare questi debiti dovrebbe essere quello cronologico, dell’anzianità del debito.’

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