“L’operazione su TIM che il governo Meloni ha avallato è un caso unico tra i grandi Paesi europei: la rete di telecomunicazioni – un asset strategico per il Paese – verrà separata dai servizi e privatizzata, finendo sotto il controllo a larga maggioranza del fondo privato americano KKR. Lo Stato entrerà, ma con una quota di minoranza. Quanto al resto, dobbiamo accontentarci di annunci vaghi e generici. Il fatidico ‘piano Minerva” che il Governo aveva annunciato e che avrebbe dovuto portare ad una riunione e valorizzazione delle diverse reti esistenti è scomparso dai radar in favore di una privatizzazione il cui senso industriale non si comprende e che rischia di depauperare il valore delle reti. Al tempo stesso vengono annunciati oltre 2 miliardi di fondi, di cui 1,2 a valere del PNRR, parcellizzati in mille rivoli e senza efficacia. Il Partito Democratico chiederà alla presidente Meloni e al ministro Giorgetti di venire al più presto in Parlamento a riferire in merito al futuro di TIM e della rete. Vogliamo capire tutti i termini del memorandum, con particolare riferimento alle garanzie sul controllo strategico, la tutela dell’occupazione, gli investimenti, il trattamento dei dati e altri aspetti di grande importanza e delicatezza. Elementi che, ad oggi, sono tutti da verificare prima di esprimere un giudizio compiuto su questa operazione”. Così in una nota i senatori del Pd Antonio Misiani e Antonio Nicita.


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