“Gli emendamenti su cui esercitare la libertà di voto sono stati fissati dall’assemblea del gruppo. Tra questi non è compreso il cosiddetto ‘emendamento canguro’ a prima firma Marcucci. Che tutti ci auguriamo possa essere ritirato, ma che sappiamo bene come rappresenti l’estrema difesa dalle trappole e dall’ostruzionismo disseminati da chi vuole affondare la legge. Sarebbe gravissimo se attraverso un’inopinata rivendicazione di libertà di voto sul ‘Marcucci’, o su parti di esso, si rimettessero in discussione surrettiziamente le decisioni già unanimemente assunte, a favore dell’intero impianto del disegno di legge. Oltretutto prestando il fianco a quelle forze che hanno per vero obiettivo la sua integrale bocciatura”. Lo dicono i senatori Pd di Rifare l’Italia Albano, Angioni, Borioli, Capacchione, Cardinali, Esposito, Fabbri, Ferrara, Fissore, Maturani, Rossi, Silvestro, Tomaselli, Vaccari, Verducci, Zanoni.
“Confidiamo, perciò – proseguono i senatori dem – nel senso di responsabilità di tutti e nella piena lealtà di ciascuno alle decisioni collegialmente assunte. Il venir meno di questa ‘regola’, alla quale ci siamo sempre attenuti anche in precedenti e delicati passaggi della legislatura, non sarebbe in alcun modo tollerabile, soprattutto quando sono in gioco i diritti fondamentali delle persone”.


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