“Le rappresentanze sindacali hanno assolutamente ragione. Il piano industriale presentato da Beko Europe è inaccettabile, visto che prevede quasi 2000 esuberi, chiusura di stabilimenti e ridimensionamento dell’area impiegatizia ed è in linea con l’atteggiamento di chiusura fin qui tenuto dall’azienda. Un piano che si traduce in un dramma immediato per le lavoratrici, i lavoratori e le loro famiglie ma anche nella compromissione della capacità produttiva dei siti italiani nell’immediato futuro. Il ministro Urso sostiene di aver concesso ‘un secondo tempo supplementare’ all’azienda prima di esercitare, se necessario, la golden power. Noi crediamo che dalla società si debba e si possa pretendere da subito un atteggiamento di maggiore responsabilità e siamo vicini ai lavoratori e ai sindacati che hanno annunciato la prosecuzione della loro mobilitazione per la salvaguardia dei livelli occupazionali e dei siti produttivi che, in Italia, riguardano diverse regioni. Invitiamo perciò il ministro a un nuovo e più incisivo intervento al tavolo delle trattative e a riferire al più presto in Parlamento sulla vertenza Beko”. Lo dicono i senatori del Pd Alessandro Alfieri, Susanna Camusso, Silvio Franceschelli e Francesco Verducci.
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