“Gli emendamenti del Governo al
Decreto Anticipi in merito ai ristori post alluvione in Toscana
prendono in giro imprese e cittadini. Di fronte a una calamità
naturale che ha prodotto danni per oltre 2 miliardi, governo e
maggioranza mettono in campo delle briciole, con due emendamenti
del tutto insufficienti, che non somigliano neppure lontanamente
alle nostre proposte. Si tratta di emendamenti che non portano
niente di serio in termini di risorse aggiuntive. Un passaggio
in particolare sembra una beffa: la proroga al 20 dicembre dei
termini per i versamenti di contributi e tributi sposta il
termine a una data solo di pochi giorni successiva all’entrata
in vigore del Decreto”. Così in una nota i parlamentari toscani
del Pd Emiliano Fossi, Silvio Franceschelli, Dario Parrini,
Ylenia Zambito, Laura Boldrini, Simona Bonafè, Christian Di
Sanzo, Marco Furfaro, Federico Gianassi, Arturo Scotto, Marco
Simiani, con Daniele Manca, capogruppo Pd in commissione
bilancio in Senato.
“Subito dopo l’alluvione del 2 novembre – scrivono nella
stessa nota -, consultandoci con istituzioni e categorie,
avevamo presentato un nostro emendamento in Senato, che indicava
dettagliatamente i finanziamenti necessari, tra ripristini
immediati, ristori alle imprese e sospensioni di pagamenti e che
poteva essere accolto nel decreto Anticipi o addirittura
tradotto in un decreto ad hoc. Di tutto questo lavoro non c’é
traccia negli emendamenti del governo. Non solo: sono così vuoti
che sarebbe impossibile anche proporne delle correzioni. Per
questo abbiamo deciso di mantenere il nostro emendamento, che
chiederemo sia messo ai voti allo stesso modo delle due proposte
della maggioranza, in modo che sia chiara a tutti la distanza
tra le esigenze di un territorio colpito duramente e le risposte
del governo”.


Ne Parlano