Ora approvare collegato agricoltura alla Camera per costruire la ‘rete locale del lavoro agricolo di qualità’
‘Governo e Parlamento stanno lavorando per affrontare il fenomeno del caporalato che colpisce lavoratrici e lavoratori nel mondo dell’agricoltura, rendendoli schiavi. Bene dunque ha fatto la Commissione d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro avviando un’indagine sulla tragica morte di Paola Clemente, crollata sui campi di Andria lo scorso luglio, e sulle altre tragedie che si sono susseguite. E’ necessario mettere in campo strumenti utili sia per reprimere, ma anche per prevenire questo odioso fenomeno. Dal primo settembre le aziende agricole interessate potranno fare richiesta di adesione alla ‘Rete del Lavoro agricolo di qualità, l’organismo autonomo nato con il Decreto Campolibero, solo se non hanno riportato condanne penali per violazioni della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale e in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto e dovranno essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi’. Lo dichiara la senatrice Maria Teresa Bertuzzi, capogruppo Pd in commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
‘Il collegato agricoltura – aggiunge la senatrice del Pd Maria Grazia Gatti, che di questo di è occupata in commissione Agricoltura – costruisce l’articolazione territoriale della ‘Rete del Lavoro agricolo di qualità’ con l’obiettivo di scoraggiare e sconfiggere il fenomeno del lavoro nero e del caporalato in maniera ancora più capillare, aggiungendo ai soggetti presenti a livello nazionale, attraverso convenzioni, gli sportelli unici per l’immigrazione, le istituzioni locali, i centri per l’impiego e gli Enti Bilaterali’. ‘Per questo – concludono le senatrici del Pd – l’approvazione definitiva del collegato agricolo che istituirà le Reti territoriali e che avverrà alla Camera ci auguriamo il più presto possibile, è indispensabile per avere controlli più mirati e valutazioni più approfondite’.

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