‘Se anche Amnesty International, la più importante associazione al mondo per la difesa dei diritti umani, si schiera, a sorpresa, a favore della depenalizzazione della prostituzione è la prova che se si affronta il problema senza condizionamenti ideologici si arriva all’unica soluzione ragionevole per regolarizzare un fenomeno che assume molto spesso i contorni dello sfruttamento sessuale, e non solo, della persona’. Così la senatrice del Pd Maria Spilabotte, prima firmataria del disegno di legge per la regolamentazione della prostituzione, commenta la presa di posizione da parte di Amnesty International a favore della depenalizzazione della prostituzione. ‘Dopo questa presa di posizione – prosegue Spilabotte – è ancora più difficile contestare l’approccio regolamentaristico al fenomeno della prostituzione da parte delle associazioni cattoliche e del femminismo radicale e da quanti sembrano dimenticare le tante schiave del sesso che popolano le strade delle nostre città. Affrontare con obiettività e lucidità il fenomeno della prostituzione senza falsi moralismi e pregiudizi ideologici significa fare una buona legge che sia in grado di strappare tante donne dalle mani di ignobili sfruttatori. ‘Tratta di esseri umani, riduzione in schiavitù, sfruttamento della prostituzione – aggiunge – sono aspetti terribili di questo fenomeno che con il mio ddl intendo contrastare fermamente e le statistiche ci dicono che la prostituzione in strada è il loro terreno di coltura privilegiato. Certo le posizioni da conciliare sono tante, ma io credo che con un poco di buon senso e con una proficua collaborazione qualcosa di buono da questa discussione possa essere prodotto. L`importante sarà non lasciarsi andare a derive autoritaristiche o a crociate moralizzatrici’, conclude la senatrice Pd.

Ne Parlano