‘Si tratta di un grande passo in avanti. Considerare i luoghi della cultura come servizi pubblici essenziali è una conquista di civiltà ed è una forma di investimento sul patrimonio culturale che per noi significa ricchezza. La cultura è stata finalmente dichiarata un bene essenziale e, come tale, specificatamente regolamentato’. Lo dichiara la senatrice Pd Maria Spilabotte.
‘Non cadiamo nella futile discussione  – prosegue Spilabotte – secondo cui un decreto emanato a favore di tutti i cittadini viene interpretato dai sindacati esclusivamente come limitativo della libertà del diritto di sciopero. Nessuno vuole limitare il sacrosanto diritto di sciopero, costituzionalmente garantito. Vogliamo però garantire anche diritti in più per i turisti che vengono a cercare la bellezza e l’arte nel nostro Paese e per i tanti italiani che riscoprono i musei del loro territorio e che ora potranno farlo con la garanzia di orari certi, e soprattutto attraverso questo decreto si sottolinea un vero cambio di mentalità verso i luoghi di cultura: renderli maggiormente fruibili a tutti, siano essi cittadini italiani o stranieri, rappresenta un’innovazione di civiltà. Vogliamo tornare ad investire nella cultura  – conclude la senatrice dem – con risorse umane, strumentali e finanziarie, affinchè sia un motore di sviluppo per il Paese’.

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