“Non so quale patto perverso e con chi la Lega abbia siglato in campagna elettorale ma so che la Legge contro il caporalato è ottima e sta dando risultati importanti. È uno strumento a tutela della dignità del lavoro e se qualcuno vuole indebolirla, annacquarla, vanificarla, faremo le barricate per difenderla”. Così la senatrice Teresa Bellanova, capogruppo Pd Commissione attività Produttive che aggiunge:
“Oggi addirittura il Ministro Centinaio afferma che se dovesse accadere qualcosa, senza specificare cosa, la responsabilità è del Pd che la difende, e il leghista Alessandro Morelli dice che uno dei vulnus della norma sarebbe l’obbligo per le aziende di garantire servizi igienici nei vigneti mentre candidamente confessa di non avere idea di come stia funzionando e con quali risultati. Probabilmente ignora che l’Ispettorato nazionale del lavoro può fornirglieli in qualsiasi momento. Lo informiamo noi: nel corso del 2017 in agricoltura sono state effettuate 7mila265 ispezioni, sono stati censiti 5mila 222 lavoratori irregolari di cui 3mila 549 risultati in nero e tra questi 203 cittadini extracomunitari privi di permesso di soggiorno. Sono stati adottati 360 provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale (347 nel 2016) di cui l’87per cento (312) revocati a seguito successiva regolarizzazione. Sono state deferite 94 persone all’Autorità giudiziaria delle quali 31 in stato di arresto, e individuati 387 lavoratori vittime di sfruttamento.
Nel primo semestre 2018 sono state deferite 44 persone all’autorità giudiziaria di cui 11 arrestate, individuati 287 lavoratori vittime di sfruttamento e adottati 9 provvedimenti di sequestro delle aziende.
Ritengo che i ministri e i parlamentari di maggioranza, più che smantellare la legge, dovrebbero affrontare il tema, scottante, del dumping interno a danno delle aziende regolari e di eccellenza che il business del lavoro irregolare produce. Un business, secondo il rapporto Agromafie e Caporalato, pari a 4,8 miliardi di euro con 1,8 miliardi di evasione contributiva.
L’illegalità non vale più della vita delle persone e la qualità in agricoltura deve significare qualità e tutela del lavoro. Non smantellare la legge – conclude Bellanova – contro il caporalato o la previdenza agricola e le tutele di migliaia e migliaia di lavoratori e lavoratrici agricoli come rischia di accadere con il Decreto Dignità”.


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