“Secondo le notizie riportate dalla Repubblica in un articolo di Annalisa Cuzzocrea, prima di sbarcare a Roma, dove è poi stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulla realizzazione dello stadio della Roma, Lanzalone avrebbe svolto a Livorno le ‘prove tecniche’ del suo ‘sistema’. Dunque, secondo l’inchiesta in corso, l’avvocato sarebbe sbarcato nella città Toscana, avrebbe lavorato gratis, insieme al sindaco Nogarin, all’avvicendamento del consiglio di amministrazione della municipalizzata per i rifiuti, per poi ottenere una sostanziosa consulenza legale per il concordato della stessa azienda. Non solo, proprio in grazia di questo impegno a Livorno, il vicepremier Di Maio e il ministro della Giustizia Bonafede avrebbero proposto Lanzalone alla sindaca Raggi, con l’esito che conosciamo. Ovviamente siamo garantisti fino alla fine e dunque attendiamo la conclusione del lavoro della magistratura, ma crediamo che Nogarin, Di Maio e Bonafede abbiano molto da spiegare sulle scelte operate a livello politico dal M5s”. Lo dice la senatrice del Pd Caterina Bini.


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