Con l`approvazione del divorzio breve, con il passaggio in Senato delle unioni civili omosessuali / unioni di fatto e con il passaggio alla Camera dello ius soli temperato, Parlamento e governo hanno dato una decisa accelerazione alla modernizzazione della legislazione su demografia e famiglia. La Camera può approvare rapidamente le unioni civili omosessuali, possibilmente ritoccando la parte sulle unioni di fatto, che finora non è mai stata discussa dal Parlamento, prima del ritorno in Senato, che potrebbe essere velocissimo, perché riguarderebbe solo le parti modificate dalla Camera. Anche l`iter dello ius soli temperato può essere molto rapido, perché la legge è stata molto approfondita alla Camera, e potrebbe essere approvata così com`è dalla stessa larga maggioranza che l`ha già votata (anche se – naturalmente – anche qui i Cinque Stelle si sono prudentemente sfilati …). È importante utilizzare i prossimi due anni di legislatura per avviare nuovi percorsi su famiglia, demografia e biopolitica, come ha auspicato Luigi Zanda nella sua dichiarazione di voto sulle unioni civili che ha ben rappresentato tutto il gruppo Pd del Senato. Innanzitutto va onorato l`impegno di rivedere la legge sulle adozioni, che – assai innovativa nel 1984 – 32 anni dopo non appare in grado di reggere la sfida della globalizzazIone e del cambiamento dei costumi. Va senz`altro salvata la finalità principale della legge 183, ossia “dare una famiglia a tutti i bambini che non ce l`hanno”: se manterremo fissa questa stella polare, “dare un bambino a chi lo desidera” resterà un obiettivo importante, ma secondario. Va poi rivistala regge 40 sulla procreazione assistita, mutilata dalle sentenze della Consulta e non in grado di rispondere ai mutamenti della tecnologia. A tale proposito facendo tesoro anche delle laceranti discussioni di queste settimane sulla maternità surrogata dovremo interrogarci sull`opportunità di tutelare meglio trilli i soggetti implicati in queste pratiche, indipendentemente dalla loro nazionalità e a partire da quelli più deboli, specialmente le donne che in molti paesi, per un pugno di dollari, vengono “trattate come forni” (parole loro). Infine, vanno riviste le leggi che danno assistenza ai bambini poveri, quasi raddoppiati in 7 anni di crisi. Finora il governo ha messo un po` di soldi, ma senza mai realizzare misure organiche e lungimiranti, in grado di aiutare veramente i genitori a evitare la trappola della povertà, accrescendo il loro capitale umano per renderli più competitivi nel mercato del lavoro. Come realizzare queste leggi? Evitare forzature, rigettando l`illusione delle maggioranze variabili. Fin dall`impostazione delle leggi in commissione, conviene partire dalla maggioranza di governo, cercando poi di allargarla. Come si è visto in queste vibranti settimane in Senato, tutto il resto è noia, propaganda e perdita di tempo, e suscita aspettative irrealizzabili, esacerbando inutili scontri ideologici. Queste ultime leggi hanno dimostrato che la maggioranza – anche se diversa da quella (non) uscita dalle urne – è in grado di produrre, su questi difficili temi, leggi equilibrate e in sintonia con la nazione.


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