“Se perdessimo di vista la strategia del green deal da qui al 2030 commetteremmo un delitto nei confronti delle future generazioni”.

Esattamente. Dobbiamo finirla con le decisioni di volta in volta dettate solo dalla rincorsa all’emergenza di turno e decidere in modo strategico guardando al futuro. Ora la priorità è difendere le famiglie e le imprese dal caro prezzi, e il Partito Democratico su questo è stato molto chiaro facendo delle proposte concrete anche con i Senatori PD. Nel medio periodo però la sicurezza energetica non ce la danno paesi come la Libia, il Congo o l’Angola, ma solo una politica energetica e comunitaria che si pone il tema dell’autonomia e della sostenibilità ambientale delle scelte. Per non cadere dalla “padella” della dipendenza dalla Russia alla “brace” della dipendenza da paesi politicamente instabili o ancor peggio su scelte le cui conseguenze in termini di impatto climatico possono essere a breve devastanti. Non vi è dubbio alcuno dunque che per l’Italia la grande sfida è e sarà quella della transizione all’energia da fonti rinnovabili. L’economia e la tecnologia anche su questo ci aiutano con innovazioni fino a ieri inimmaginabili”. Così il senatore Andrea Ferrazzi, capogruppo Pd in commissione Ambiente a Palazzo Madama.


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