Rigenerare le periferie urbane e le aree degradate dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, che sempre più spesso si trovano anche nei centri storici delle città. E’ l’obiettivo del disegno di legge del gruppo del Pd al Senato “Misure per la rigenerazione urbana”, che è stato illustrato oggi in una conferenza stampa nella Sala Caduti di Nassirya alla quale hanno partecipato il presidente dei senatori Pd Andrea Marcucci, il capogruppo dem nella Commissione Territorio e Ambiente Andrea Ferrazzi, primo firmatario della proposta, Edardo Zanchini di Legambiente, Massimiliano Musumeci dell’Ance, Valerio Bignami dell’Ente dei periti tecnici, Simone Ombuen dell’Inu, Riccardo Delli Santi di Assoimmobiliare, Giorgio Righetti dell’Associazione delle fondazioni bancarie e delle casse di risparmio, Armando Zambrano di Rpt.
“Si tratta di un disegno di legge serio e di ampio respiro, firmato da oltre 40 senatori e dunque del nostro gruppo parlamentare – ha detto Andrea Marcucci – per la rinascita delle città. Una proposta che lanciamo alla maggioranza, perché la rigenerazione urbana può diventare una grande opportunità di sviluppo anche per l’economia”. Il senatore Ferrazzi ha spiegato i contenuti. “Abbiamo costruito l’articolato in un percorso di coinvolgimento di tanti soggetti – ha sottolineato l’esponente dem – L’80% del patrimonio immobiliare italiano è in classe energetica G, per un costo di 22 miliardi. Eppure l’urbanistica punta ancora all’espansione, al consumo di suolo vergine, e non alla rigenerazione. Che si può fare? Questo ddl è una risposta. Prevediamo una governance nazionale per la rigenerazione urbana, con policy adeguate attraverso un piano nazionale e un fondo ad hoc, finanziato con 500 milioni di euro all’anno per 20 anni, dal 2020 al 2039, con bandi regionali e piani comunali. Rigenerazione urbana significa favorire il riuso edilizio di aree urbanizzate e produttive delle città, promuovere la sostenibilità ecologica, la mobilità pubblica e sostenibile, la presenza di aree verdi e di zone alberate, contenere il consumo di suolo, ridurre i consumi idrici ed energetici, ma anche promuovere l’integrazione sociale e la partecipazione attiva dei cittadini. Gli strumenti sono anche la semplificazione, la fiscalità di vantaggio, l’espropriazione di pubblica utilità. Confidiamo – ha concluso Andrea Ferrazzi – che la maggioranza M5s-Lega possa raccogliere questa nostra proposta”.


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