Senatore Andrea Marcucci, al Senato siete ancora alle prese col caso del putinista grillinonPetrocelli. Come si può porre fine a questo caso assurdo?
«Tutti i gruppi parlamentari sono favorevoli a trovare tutte le soluzioni regolamentari possibili: è evidente che l`istituzione non può permettersi una presidenza di commissione affidata ad un maoista filo Putin. Mi lasci però esprimere stupore: Petrocelli è arrivato in Parlamento con il M5s, quelli che allora ci attaccavano per un supposto interesse alle poltrone. E lui oggi si trincera dietro ad un incarico in cui rappresenta solo se stesso. Altro che portavoce dei cittadini!».
Le posizioni del leader 5S sulla politica estera restano però ambigue e spesso opposte a quelle del Pd: Francia, Nato, Ucraina. Su temi così decisivi si può essere alleati con chi è così distante?
«Lo ho già detto: le alleanze devono avere una minima asticella di ingresso. Per me sono europeismo e atlantismo, per dirla con un`espressione trita, senza se e senza ma».
Cosa ha pensato quando ha visto Conte che in tv non riusciva a scegliere tra Macron e Le Pen ?
«Francamente allibito. Ho visto che – dopo la vittoria di Macron- Conte ha aggiustato il tiro Però torniamo al punto: quando si confrontano un europeista convinto ed un nazionalista populista, non si possono avere incertezze».
Mattarella è stato molto chiaro sulla necessità di aiutare l’Ucraina a difendersi dall’invasore. Perché questo concetto fa così fatica a farsi strada a sinistra, da Leu a M5s, da Cgil a Anpi?
«Lo chieda a loro, io dico che noi non possiamo avere ambiguità su questo punto, anche perché le nostre decisioni riguardano l’Alleanza di cui facciamo parte. Di fronte all`escalation di Putin, è giusto sostenere lo sforzo degli ucraini. Tutti aneliamo alla pace, ma le richieste disarmo e di smobilitazione vanno mandate prioritariamente al despota russo. E comunque meno ma le che in questa situazione da brivido abbiamo Draghi presidente del Consiglio e Lorenzo Guerini, ministro della Difesa. Per questo mi pare molto sbagliata e preoccupante la nuova offensiva preannunciata da Conte sugli aiuti militari al popolo invaso. Si ha chiaro in mente che l’Ucraina è il popolo che sibisce questa guerra decisa in Russia?>
Le contestazioni, anche contro Letta, durante le celebrazioni del 25 aprile dimostrano che esiste una pulsione anti-occidentale e anti-democrazia liberale ancora molto diffusa a sinistra del Pd. Perchè?
<C’è uno zoccolo duro di estremisti che convivono con l’antisemitismo e che vedono nel Pd e nel suo segretario un nemico. Letta, con cui spesso non sono stato d’accordo in tempi recenti, su questa crisi internazionale non ne sta sbagliando una, sono totalmete sulla sua posizione>
Lei oggi dà ragione a Brunetta sul fatto che le attuali alleanze, a destra come a sinistra, non stanno più in piedi. Che vuol dire? E qual è la soluzione?
<E’ sotto gli occhi di tutt che le principali alleanze rischiano di arrivare al voto con un tasso molto basso di condivisione interna. E quindi di credibilità. L`unica soludizione, dopo le amministrative, è mettere mano alla legge elettorale in senso proporzionale. Spero che in Parlamento si creino le condizioni. Se invece resterà il Rosatellum, dico a Letta, che oltre a M5s e Leu, deve parlare anche con Renzi, Calenda e i liberali di Forza Italia>.