‘L’accusa di stalinismo che Cicchitto ha rivolto a Zanda sarebbe risibile se non fosse preoccupante: preoccupa l’incapacità del presidente della Commissione Esteri della Camera di distinguere tra lealtà e reticenza’. E’ quanto afferma il senatore del Partito Democratico Giorgio Tonini, vicepresidente del Gruppo a Palazzo Madama.
‘Zanda e con lui tutti i senatori democratici – prosegue Tonini – hanno riaffermato oggi la loro piena lealtà al governo Letta e all’alleanza che lo sostiene, votando compattamente contro la mozione di sfiducia ad Alfano. Ma lealtà non è reticenza, è il suo contrario. E’ la nostra lealtà che ci fa dire al governo che il necessario lavoro di chiarimento della vicenda kazaka è tutt’altro che concluso. E ci fa dire al ministro Alfano che una vicenda di tale gravità pone la questione di sostenibilità – conclude l’esponente pd – del suo triplo incarico, che priva il governo e il paese di un ministro dell’Interno a tempo pieno’.

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