«Personalmente sulla stepchild adoption ho delle perplessità, anche se penso che la politica non possa farsi da parte, indietreggiare, lasciando che siano i giudici a decidere. Sull`offerta dell`Ncd vediamo, discutiamo per capire quanti ci starebbero». Giorgio Tonini, senatore dem, presidente della commissione Bilancio, è arrivato in Senato con il tutore al braccio e semi ingessato dopo una caduta, per votare contro le pregiudiziali di costituzionalità e la sospensiva alla legge sulle unioni civili. Cattolico, sette figli,
è uno dei mediatori del Pd sull`adozione del figlio del partner in una coppia gay. A chi gli ha chiesto in questi mesi come mai condividesse la stepchild, ha risposto: «È l`estensione del principio della solidarietà dì coppia. Fa sì che il partner faccia sua la responsabilità genitoriale dell`altro».
Tonini, la bocciatura dell`incostituzionalità sulle unioni civili, è avvenuta con una maggioranza ampia?
«Sì, mi sembra ampia. LI primo tema era infatti questo, superare cioè le pregiudiziali di costituzionalità.
E questo è avvenuto. Ci sono ora un po` di giorni per ragionare e capire in quali termini si configurano i nodi da sciogliere».
Alfano, il leader dell`Ncd e ministro dell`Interno, ha chiesto di togliere la stepchild, in cambio i centristi voterebbero la legge. Un`offerta che il Pd potrebbe accettare?
«È un fatto nuovo che i centristi dicano “votiamo la legge, a condizione…”. Avevano sempre affermato che non andava bene in nessuna sua parte. Ora sposano una posizione diversa».
Ma quale è il suo pronostico?
«La situazione è molto aperta».
Il Pd dialogherà con gli alfaniani o il testo sulle unioni civili è blindato?
«Si tratta di capire la forza vera di questa proposta, che va testata nel merito e nei numeri: quanti senatori centristi sarebbero poi disposti a votare la legge? Giovanardi ha detto: “Non se ne parla per niente”. Sacconi ancora peggio. Inoltre bisogna capire se nel Pd c`è lo spazio».
Rischioso per il governo fare passare la legge con una maggioranza Pd-5Stelle?
«Questo è un provvedimento parlamentare, non rientra negli accordi di governo. Certo dovrebbe avere il consenso più ampio possibile, come tutte le norme che riguardano e toccano questioni di fondo della società
civile».
Teme i troppi voti segreti?
«No, perché ho grande fiducia nelle doti di equilibrio del presidente Grasso. Ora comincerà una lunga maratona in aula».
AI Family day c`erano suoi amici?
«Amici personali qualcuno… c`era un pezzo importante di società italiana che va ascoltato. La politica ascolta e poi fa la sintesi».
Lo stralcio della stepchild è possibile?
«Lo stralcio sarebbe una delega a i giudici ad affrontare il problema. Ovvero: il Parlamento
non è in grado, rinvia e nel frattempo ci sono i tribunali. Non è un bene».


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