E’ una legge di Stabilità equilibrata, che spinge sulla crescita forzando al massimo «quanto consentito dalle regole europee
ma senza infrangerle». Giorgio Tonini, senatore del Pd e presidente della Commissione Bilancio a Palazzo Madama, ricorda a chi parla di manovra bluff che «il governo era tra Scilla e Cariddi, dove il primo pericolo è la possibile risalita dello spread (con la conseguente speculazione dei mercati) se non si rispettano i parametri di Bruxelles, e il secondo rischio è quello di soffocare quel soffio di ripresa in corso con misure troppo restrittive».
Quindi, a livello di volume, con 27 miliardi è stato fatto il massimo?
Direi di sì, a meno che non si volessero sfondare irresponsabilmente i paletti europei.
Sulla composizione, però, in molti sostengono che sia una manovra “referendaria” in cui si danno un po` di “contentini” a tutti.
La voce più grande, di 15 miliardi, è stata usata per disinnescare l`aumento dell`Iva. Anche perché in questo modo si può contare su una previsione di crescita per il prossimo anno che arrivi almeno all`1%, se non più alta. Mentre l`altro grande sforzo è stato compiuto sul sostegno a imprese e lavoro, soprattutto con la riduzione dell`Ires dal 27,5 al 24% che assieme alle altre misure aiuta le aziende e favorisce l`occupazione.
Riuscirà a compensare la diminuzione degli sgravi per le nuove assunzioni?
In parte sì. Noi abbiamo ancora due punti di differenza di tassazione sul lavoro rispetto alla Germania. Dobbiamo continuare su questa strada intervenendo anno per anno in ambiti diversi per ridurre il peso fiscale su imprese e lavoro.
Ma l`aumento Iva è solo rimandato di un anno?
Questo si vedrà più avanti in base ai margini che ci saranno e alla forza della crescita.
Sette miliardi complessivi destinati al comparto previdenziale non sono eccessivi quando i nuovi poveri sono formati più dai giovani che dai pensionati come dimostra anche il rapporto Caritas 2016?
È stata la scelta più controversa. Si è deciso di privilegiare il settore pensioni rispetto alle politiche familiari e ai nuclei con più figli. Se avessi potuto scegliere da solo avrei optato per un`altra strada. Anche se va detto che negli ultimi
anni il capitolo previdenza è stato particolarmente colpito.
Quindi giudica insufficiente uno stanziamento di 600 milioni per le famiglie?
Si mette qualcosa sulla famiglia, ma le risorse sono davvero limitate. Nell`iter parlamentare della legge di Stabilità bisognerà concentrare ogni sforzo per aumentare questo budget. Le priorità, anche per il futuro, devono essere l`aiuto alle famiglie con più figli e il sostegno alla natalità, perché c`è una vera e propria emergenza demografica. I dati dell`ultimo anno parlano chiaro: a fronte di 650mila decessi le nascite sono state 490mila.