‘I muri maestri non vanno toccati, sono muri buoni perché finalmente la legge di Stabilità punta sulla crescita. Tuttavia ci sono alcuni punti importanti su cui poter lavorare e uno di questi è il Sud’. Così il presidente della commissione Bilancio Giorgio Tonini conversando con i cronisti in Senato. Una delle vie che si stanno percorrendo per trovare le coperture per rafforzare le misure ‘è utilizzare meglio i fondi strutturali, concentrandoli su interventi di sistema’. Tonini ha spiegato che Camera e Senato intendono dividersi il lavoro e per questo le questioni ‘non ancora mature, come il taglio dell’Ires’ soggetto al via libera Ue, saranno affrontate a Montecitorio. All’ordine del giorno di Palazzo Madama, oltre al Sud, c’è anche ‘il taglio ai Caf e ai patronati’, contestato dalle parti sociali, e ‘un lavoro ai margini delle misure sul welfare’. Sulla flessibilità in uscita per la pensione, ha infatti ricordato il senatore Pd, ‘rimane invece l’impostazione del governo, che ha deciso di rimandare la questione a un provvedimento organico nel 2016. Aspettiamo notizie più definitive, ma al momento’ la posizione resta questa. Quanto al grido d’allarme lanciato dalle Regioni, in particolare sulla sanità ‘è in corso un confronto con il governo, aspettiamo di vederne l’esito’.
‘Non c’è un clima di scontro e ci sono tutte le premesse per un confronto vero’ a patto che il numero di emendamenti che i gruppi presenteranno alla legge di Stabilità sia ‘gestibile’. Così il presidente della commissione Bilancio Giorgio Tonini, augurandosi che il lavoro della commissione possa essere portato a termine. ‘Se il Parlamento vuole avere un ruolo allora bisogna che la commissione lavori e arrivi in porto’. Poi starà al governo ‘decidere se mettere la fiducia, ma sul testo della commissione’.

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