“Non è certamente questo il momento delle divisioni, ma quello del lutto e del cordoglio e dell’unità per risolvere l’emergenza, consolare se possibile, mettere in sicurezza, dare certezze. Ma di fronte alle dichiarazioni superficiali del ministro Picchetto Fratin credo sia necessario proporre una doverosa riflessione. Come sempre in questi casi, gli interventi sono stati tempestivi. Non si può tuttavia non ricordare alla destra che ora governa che dei tre maxi condoni edilizi approvati in Italia, due (quello del 1994 e quello del 2003) sono stati varati dai governi Berlusconi e che la sanatoria del 2018 a Ischia, contenuta in un decreto che riguardava addirittura la ricostruzione a Genova, porta la firma del GOVERNO Gialloverde, con l’opposizione del PD. Non si può omettere che l’unica Regione d’Italia che si oppose al terzo condono della storia (quello del 2003) fu la Campania targata Ds, governata dall’assessore Marco Di Lello e dal governatore Antonio Bassolino, perdendo purtroppo di fronte alla Corte costituzionale. Il condono edilizio non è solo lasciar fare, lasciar costruire per necessità, come spesso si dice. E’ pericoloso per la vita umana costruire laddove non si può. Per questo non si può essere ambigui sul rispetto dei piani regolatori e non si può, non si deve chiudere un occhio, ma si dovrebbe abbattere gli immobili laddove esiste un pericolo serio per le vite umana”. Lo scrive su Repubblica Napoli la senatrice napoletana del PD Valeria Valente. “Di fronte ai cambiamenti climatici- continua Valente- dobbiamo cambiare atteggiamento. La manutenzione del territorio dal rischio idrogeologico deve diventare, di nuovo, una priorità. Abbiamo il dovere di fare manutenzione, di non costruire dove è pericoloso, di limitare il consumo di suolo, di affrontare la transizione ecologica ed energetica e la rivoluzione dell’innovazione. Sono temi e questioni care alla sinistra, che parlano da tempo una lingua europea. Temi e questioni con cui la destra al GOVERNO non potrà non cimentarsi”.


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