“La legge 194 già prevede all’articolo 2 che i consultori possano avvalersi della collaborazione volontaria di formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato che possono aiutare la maternità difficile dopo la nascita. Allora perché inserire quell’emendamento pro-life per di più in un decreto sul Pnrr che niente ha a che vedere con l’aborto? Perché la destra vuole cambiare la legge e Giorgia Meloni dimostra purtroppo di contravvenire alle sue promesse: il suo governo è un governo che nei fatti fa scelte contro le donne”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente.

“Noi siamo con le donne delle associazioni che hanno manifestato ieri e con quelle del sindacato in piazza oggi a difesa della 194 – prosegue Valente – Una legge che ha sancito il principio di autodeterminazione per le donne e il diritto a scegliere una gravidanza libera, consapevole e sicura. Una legge di civiltà e di grande equilibrio. Su questo non accetteremo arretramenti e siamo certe che le donne, tutte le donne, saranno con noi. Oggi come ieri. La vera sfida, se questo davvero volesse dimostrarsi un governo almeno attento ai bisogni delle donne, è semmai quello di tornare finalmente a investire sui consultori e sulla loro diffusione, così come sul loro funzionamento. L’errore della destra è clamoroso: la campagna contro la denatalità così come il riconoscimento sociale della maternità si fa investendo sull’occupazione femminile, sui servizi, sulla condivisione, non certo colpevolizzando le donne, spingendole a fare figli contro la loro volontà, considerandole nei fatti predestinate a un ruolo e soprattutto considerando il loro corpo qualcosa nella disponibilità di altri e non invece, come è, nella loro esclusiva disponibilità”.


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