“Ciò che è accaduto con l’indecorosa marcia indietro del ministro Valditara sul comitato del progetto ‘Educare alle relazioni’ è inaccettabile. Perché l’obiettivo da non perdere di vista un minuto è che tante, troppe donne muoiono in Italia per mano di un uomo e tante altre vengono violentate, percosse, maltrattate. Dopo tante promesse e ancor più dopo quanto è avvenuto il 25 novembre, il governo Meloni e la sua maggioranza hanno il dovere di non tradire le donne di questo Paese su una questione come il diritto alla vita, all’integrità fisica, a essere libere dalla violenza”. Lo scrive su Facebook la senatrice del Pd Valeria Valente, componente della Commissione femminicidio e dell’ufficio di Presidenza del Senato.

“In molte avevamo pensato – prosegue Valente – che il 25 novembre di quest’anno potesse rappresentare un punto di svolta nella lotta alla violenza contro le donne che va fatta senza steccati ideologici, invece sbagliavamo. Valditara aveva il consenso della presidente Meloni? Si presuppone di sì. Eppure in 48 ore è andato in scena lo spettacolo imbarazzante di una destra retriva e prona a Pro Vita e famiglia. Preoccupa, a questo punto, cosa diventerà quel progetto. Anna Paola Concia è finita ingiustamente nel tritacarne della destra per il suo impegno, peraltro sempre dialogante, per i diritti Lgbtq+. Ma forse su di lei avrebbe aiutato anche qualche silenzio in meno da parte di quella sinistra che continua a credere che, pure sul terreno della violenza e anche a dispetto delle dichiarazioni della nostra segretaria nazionale Elly Schlein, l’unica soluzione sia opporsi senza mai cercare il dialogo o comunque un punto di caduta condiviso, per provare insieme a fare qualche passo in avanti”.


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