“Abbiamo sentito la maggioranza di
governo incolpare l’opposizione e in modo particolare il Pd per
avere voluto riforma del Titolo V della Costituzione nel 2001.
Nel farlo, ha mostrato tutta la disonestà intellettuale e la
pretestuosità delle sue argomentazioni, perché il Pd in modo
coerente aveva presentato un disegno di legge costituzionale per
superare i rischi delle maglie eccessivamente larghe di quella
riforma, che avevamo chiesto di esaminare insieme a quello di
iniziativa popolare prima che arrivasse in Aula il ddl Calderoli,
che è di natura ordinaria. Non ci è stato concesso in nome dello
scandaloso scambio tra Fdi e Lega, tra Premierato e Autonomia
differenziata, forze che avevano entrambe bisogno di uno scalpo
da offrire ai propri elettori per le europee”. Lo ha detto in
Aula la senatrice del Pd Valeria Valente.

“La legge sull’autonomia differenziata farà fatica a reggere di
fronte alla Corte costituzionale. In gioco non ci sono solo la
coesione del Paese e i diritti delle cittadine e dei cittadini su
tutto il territorio nazionale, ma anche la competitività del
sistema Paese. Non si fa un danno solo al Sud, alle aree interne
e periferiche, ma a tutta l’Italia” ha aggiunto Valente.


Ne Parlano