Pd: Valente, per liste esperienza e competenze, Elly si candidi solo in una circoscrizione

“Sappiamo tutti che in gioco con le prossime elezioni europee non ci sono solo gli equilibri interni alle coalizioni e le rispettive leadership, ma anche e soprattutto l’Europa che vogliamo, il suo profilo, il suo futuro. L’assetto del Pse sarà fondamentale e quindi la composizione delle liste del Pd non può essere vissuta solo sul piano della tattica politica e assume invece un rilievo tutt’altro che di bassa cucina. Per questo sarebbe stata degna di un confronto alla luce del sole e di una discussione aperta e franca, nella massima trasparenza, all’interno degli organismi dirigenti, proprio a partire dai criteri di selezione. Troppo alti gli obiettivi per muoversi nell’ombra e affidarsi solo a uno sterile dibattito mediatico”. Lo scrive la senatrice del Pd Valeria Valente su Huffingtonpost.

“Le domande cruciali che dovremmo porci – prosegue Valente – rimangono come raggiungere il migliore risultato per il Pd, ma anche come comporre la migliore squadra possibile di elette e di eletti all’Europarlamento. Sono stata tra le donne Dem a esprimere forti perplessità sulla candidatura della segretaria da capolista in tutte le circoscrizioni e ancor di più sull’ipotesi del ‘panino’. Se la segretaria Elly Schlein deciderà di scendere in campo direttamente, dovrebbe a mio avviso farlo in modo simbolico in una sola circoscrizione, proprio per non rischiare di penalizzare le altre donne. Il Pd non deve rinunciare alla sua anima: resta un grande partito a vocazione maggioritaria con un ampio pluralismo interno e per questo deve soprattutto praticare la democrazia interna, per quanto faticosa, e assumere con coraggio la responsabilità di essere il pilastro della coalizione, senza tentennamenti nei confronti dei potenziali alleati. Dopo le vicende in Puglia e in Piemonte, il tema della selezione della nostra classe dirigente è più che mai attuale. La strada però non può essere quella di cedere al populismo di potenziali alleati. La vera sfida oggi è quella della piena e concreta realizzazione di metodi e processi realmente trasparenti e davvero partecipati, per definire priorità, scelte e orizzonti e insieme i profili delle persone su cui farli camminare nel concreto, provando così ad attuare finalmente l’articolo 49 della nostra Costituzione sul rafforzamento e la democrazia interna ai partiti politici”.


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