“Ha proprio ragione de Magistris a dichiarare che è impossibile
immaginare un’alleanza con il Pd” afferma la senatrice Valeria Valente,
segretaria della Commissione Giustizia e vicepresidente del gruppo PD al
Senato.
“E l’annuncio di oggi secondo cui la giunta arancione non rispetterà le
disposizioni della Corte dei Conti sul bilancio comunale, conferma –
ammesso che ce ne fosse ancora bisogno – che esprimiamo identità
politiche lontanissime, non soltanto in termini programmatici, ma anche
di cultura istituzionale e democratica.
Il Partito Democratico – a Roma come a Napoli – è radicalmente
alternativo a tutti i populismi: a quello che in questo momento è alla
guida del Paese, e a quello che da sette anni guida la più grande
metropoli del Mezzogiorno, dove – ricordiamolo sempre – in questi anni
sono stati azzerati tutti i servizi, dal trasporto pubblico alla
manutenzione urbana e all’assistenza sociale, penalizzando i lavoratori
e i soggetti più deboli, e di fatto favorendo abusivismo, evasione e
illegalità diffusa: dal commercio alle politiche dell’abitare e a quelle
fiscali. Una politica a tutti gli effetti di destra.
Proprio chi ha vissuto la drammatica esperienza amministrativa
napoletana, la prima autenticamente populista in Italia, ha compreso
perfettamente che il riformismo, a cui si ispira e si dovrà ispirare il
Partito Democratico, è incompatibile con gli umori e lo stile – dato che
non è possibile parlare di proposta politica – che rappresenta de
Magistris. Tanto più che accanto alla demagogia, a Napoli è stato
coltivato un vergognoso trasformismo, come dimostra la presenza
ingombrante di esponenti centristi ed ex berlusconiani senza l’appoggio
dei quali l’amministrazione comunale e metropolitana non avrebbe retto
un solo giorno.
Un errore eguale e contrario sarebbe inseguire la destra su terreni come
quello della sicurezza e dell’immigrazione. Non è inseguendo quei
modelli che ci facciamo carico della domanda di protezione e sicurezza
espressa dai cittadini. Per la destra la sicurezza si ottiene
sostanzialmente alzando muri e barriere verso i migranti, ma non solo:
chiunque esprime in qualsiasi modo una diversità deve essere
stigmatizzato, se possibile cacciato via. Sovrapporre immigrazione e
sicurezza, significa affrontare le due questioni con le lenti
distorcenti della speculazione politica; proporre poi addirittura l’idea
dell’individuo che può farsi giustizia da sé, sottraendo allo Stato la
sua principale funzione, ovvero la protezione dei cittadini e l’uso
esclusivo della forza, ci trascina nel baratro della legge del più
forte. Noi scommettiamo su promozione sociale e inclusione non su
emarginazione ed esclusione. Questa è la funzione storica della sinistra
in Europa e nell’Occidente, il nostro compito è declinarla coi moderni
strumenti di democrazia e giustizia.
Dunque il Pd ha non solo il compito politico, ma il dovere nazionale di
costruire, a Napoli e in Campania, un’alternativa credibile ai populismi
di destra e di sinistra. Ciò significa riconoscere e analizzare gli
errori commessi innanzitutto, ma per riallacciare relazioni con la
società e con i tanti mondi, le tante esperienze sociali, civiche,
intellettuali della città, non certo inseguendo “laboratori” politici
falliti o alleanze di convenienza con soggetti mai come oggi in
difficoltà, ma mantenendo saldo il proprio profilo riformista di
sinistra, popolare e di governo, sempre dalla parte dei soggetti sociali
più deboli” conclude Valente.