“L’apertura di una ‘Stanza per l’ascolto’ al Sant’Anna di Torino, a lungo annunciata e ora messa in atto dalla Regione Piemonte, è una palese lesione del diritto all’autodeterminazione delle donne sancito dalla legge 194/78. E’ chiaro a tutti che l’obiettivo dei proponenti è tentare di convincere le donne a non accedere all’interruzione volontaria di gravidanza, sulla carta fornendo sostegno economico attraverso il Fondo per la vita nascente. Ma le donne sanno benissimo cosa vogliono e quando arrivano in una struttura hanno già deciso, non solo per motivi economici. E’ inaccettabile considerarle persone non in grado di scegliere. E costituisce un’aggravante che la destra abbia trovato il coraggio di realizzare politiche apertamente contro le donne, a tutti i livelli di governo, proprio quando a guidare l’Esecutivo è una donna. Perché Giorgia Meloni avalla queste scelte? Vuole essere ricordata per aver guidato il primo governo che rimette in discussione anche i diritti acquisiti delle donne?”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente.


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