“La ministra Roccella si dimostra molto miope su Giorgia Meloni. E’ vero che la Premier è una donna che si è fatta da sola, ma questo niente a che fare con l’avere a cuore la sorte delle altre DONNE. La realtà è infatti che il primo governo guidato da una donna ha fatto molto poco per le DONNE in carne e ossa, salvo tentare di premiare quelle che fanno molti figli. Nulla per incrementare il tasso di occupazione femminile, nulla per aumentare i servizi alla persona e sollevare le DONNE dai compiti di cura, nulla per la condivisione e per la parità. Anzi, tra legge di bilancio e revisione del Pnrr sono saltati i progetti degli asili nido, la clausola del 30 per cento di posti al femminile è praticamente saltata, è aumentata la tampon tax. Meloni è una Premier che si fregia di avercela fatta nonostante sia una donna, giocando da sola contro tutti, con le regole degli uomini. Questo non significa sfondare il tetto di cristallo: essere femministe significa cambiare le regole per tutte, anche per le DONNE normali che non sono super eroine. Non basta una donna premier serve una premier femmista ovvero una premier che lavori per fare in modo che le regole cambino per tutte a favore di tutte”. Lo dice la senatrice del PD Valeria Valente. “Per quanto riguarda gli attacchi scomposti di Roccella alla sinistra – prosegue Valente – il PD con Elly SCHLEIN ha sempre condannato sia le violenze del 7 ottobre di Hamas che quelle contro la popolazione palestinese. La violenza contro le DONNE è terribile da qualunque parte venga, così come il patriarcato. Ed è dannoso da parte di Roccella tentare di dividere il movimento femminista. La legge contro la violenza di cui la ministra è fiera? Bene averla approvata insieme, il ddl ricalcava quello delle precedenti ministre del governo Draghi, quindi direi che è un risultato collettivo ed è buona pratica femminista rivendicarlo come tale”.


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