“I decreti attuati della legge sulle statistiche in
materia di violenza sulle donne vanno emanati
subito, la legge 53/22 va attuata. Perché? Perché se tutte le
banche dati oggi esistenti sul tema dialogano, allora avremo
dati e numeri anche in grado di migliorare la prevenzione, di
valutare il rischio e impedire l’escalation”. Lo ha detto la
senatrice Valeria Valente in sala Zuccari del Senato alla
presentazione del volume ‘Il nuovo codice rosso’ (editore
Giuffrè) di Paola Di Nicola Travaglini e Francesco Menditto.
“Questo volume – ha continuato Valente – è un compendio
prezioso, coerente, ma anche coraggioso. Un anno fa moriva
Giulia Cecchettin: uno dei femminicidi più atroci e si inseriva
in una scia, dallo stupro di Palermo e Giulia Tramontano. Come
Istituzioni dobbiamo chiederci: cosa non funziona ancora? Il
problema non è delle donne, degli uomini. La violenza contro le
donne è un crimine contro l’umanità, questo dicono gli autori, e
ancorano” il ragionamento “alle convenzioni internazionali. Non
dicono al legislatore cosa deve fare – ha precisato Valente – ma
interpretano le norme alla luce delle convenzioni e si da’ uno
strumento operativo, con esempi concreti”. Sulla vittimizzazione
secondaria la senatrice ha ricordato: “L’abbiamo nei
procedimenti penali dove è più nota, ma anche nei civili dove
c’è scarsa specializzazione con il rischio di applicare
costrutti ascientifici facendo pagare ai bambini staccati dalle
mamme in nome dell’alienazione parentale”


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