“Il 25 novembre è diventato per fortuna una data importante nella coscienza collettiva e si compiono molti gesti simbolici. Ma il gesto più importante sarebbe approvare in modo bipartisan la legge sulle molestie sessuali con le aggravanti dei luoghi di lavoro e di studio e la legge per considerare stupro ogni atto sessuale carpito senza il consenso esplicito. Per le molestie c’era l’impegno di portare il testo in Aula al Senato, ma anche questa volta stanno vincendo le resistenze. E se non è accettabile dare fuoco alle immagini del ministro e del politico di turno, è chiaro però perché le donne urlano in piazza: il patriarcato resiste e permea ogni aspetto della società, al contrario di quanto pensa purtroppo il ministro Valditara, sostenuto dalla Premier Meloni. Al di là delle chiacchiere servono fatti e i fatti sono anche leggi che aiutino le donne a difendersi dalla violenza maschile, per questo rinnovo un appello bipartisan”. Lo dice la senatrice del Pd Valeria Valente della Bicamerale femminicidio.
“Penso anche sia giunto il momento – prosegue Valente – di aprire una riflessione per valutare l’introduzione del reato di femminicidio nel Codice penale (adesso è un’aggravante dell’omicidio) e di prevedere finalmente l’obbligo di formazione e specializzazione per legge di tutti gli operatori, a partire da quelli della giustizia, per evitare la vittimizzazione secondaria delle donne anche nelle aule dei tribunali”.


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