‘La notizia della riapertura, dopo oltre 50 anni di contrasti, delle ambasciate di Stati Uniti e Cuba nelle rispettive capitali, ha grande valore simbolico e segna un altro traguardo importante verso la normalizzazione dei rapporti tra i due Paesi’. Lo afferma la senatrice del Pd Daniela Valentini.
‘Naturalmente rimangono ancora irrisolte alcune questioni spinose, come la fine dell’embargo statunitense. Nei prossimi giorni – spiega la senatrice del Pd – continueremo a lavorare per Cuba, presentando una mozione al Senato affinché il ministro degli Esteri possa portare presso le sedi competenti la volontà dell’Italia di porre fine all’isolamento di Cuba. Lo scorso primo luglio anche il presidente Obama ha manifestato l’intenzione di chiedere al Congresso di rimuovere l’embargo contro Cuba. Non bisogna essere prigionieri del passato ma continuare a lottare per superare tutti i conflitti e i contrasti che si sono susseguiti in oltre 50 anni di rapporti tesi, sanzioni e accuse reciproche. Lo dobbiamo – conclude Valentini – anche ai cinque cubani liberati a dicembre scorso e che sono stati trattenuti ingiustamente negli Stati Uniti, dal 1998, perché accusati di essere agenti dell’intelligence. L’Italia, attraverso il prezioso lavoro del Gruppo interparlamentare ‘Per Cuba’, continuerà a battersi per la completa normalizzazione dei rapporti tra Usa e Cuba, perché in questo modo ci sentiremo tutti più liberi’.
‘Naturalmente rimangono ancora irrisolte alcune questioni spinose, come la fine dell’embargo statunitense. Nei prossimi giorni – spiega la senatrice del Pd – continueremo a lavorare per Cuba, presentando una mozione al Senato affinché il ministro degli Esteri possa portare presso le sedi competenti la volontà dell’Italia di porre fine all’isolamento di Cuba. Lo scorso primo luglio anche il presidente Obama ha manifestato l’intenzione di chiedere al Congresso di rimuovere l’embargo contro Cuba. Non bisogna essere prigionieri del passato ma continuare a lottare per superare tutti i conflitti e i contrasti che si sono susseguiti in oltre 50 anni di rapporti tesi, sanzioni e accuse reciproche. Lo dobbiamo – conclude Valentini – anche ai cinque cubani liberati a dicembre scorso e che sono stati trattenuti ingiustamente negli Stati Uniti, dal 1998, perché accusati di essere agenti dell’intelligence. L’Italia, attraverso il prezioso lavoro del Gruppo interparlamentare ‘Per Cuba’, continuerà a battersi per la completa normalizzazione dei rapporti tra Usa e Cuba, perché in questo modo ci sentiremo tutti più liberi’.