“Alberto Asor Rosa è stato, sin dai primi anni Sessanta, uno dei più importanti intellettuali del nostro Paese. La sua è una figura totale di umanista, di studioso, di militante politico, di polemista”. Lo ha detto il senatore del Pd Francesco Verducci, intervenendo alla commemorazione che si è tenuta oggi nell’Aula di Palazzo Madama. “E’ stato presidente e pensatore del conflitto, critico severo dell’esistente e della politica, uomo del grande Novecento che viveva il tempo odierno con amarezza, con delusione politica e civile, ma mai arretrando, mai con scoramento, neanche di fronte al rischio della catastrofe

storica. Asor Rosa guardava a ciò che accade con il senso della storia e nella sua opera così ricca e così complessa di storico della letteratura, di pensatore politico, di letterato, c’é una dialettica continua, un confronto continuo con la grande storia, il corpo a corpo con Machiavelli e con Guicciardini per capire il senso di una disfatta che dal Cinquecento arriva ai giorni nostri e riguarda l’identità italiana”.

 

 


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