“È nostro compito permettere ai ragazzi di continuare a studiare. Quello che sta avvenendo può destabilizzare una generazione. La scuola pubblica ci insegna ad entrare nella società. La scuola è emancipazione, ti può indicare un percorso di vita, ti forma. Non possiamo inceppare questo motore che fa crescere i nostri figli. E allora in questa situazione la didattica a distanza deve diventare fondamentale. Perché la scuola fa comunità. E con la didattica a distanza oggi possiamo tenere unito un paese. Dovremo continuare ad investire sulla scuola pubblica, come sulla sanità pubblica. Perché è dalla scuola pubblica che vengono i medici, gli infermieri e gli operatori che stanno salvando questo paese. Dobbiamo mandare avanti la scuola, in tutti i modi: è la vita che prosegue. Facendo attenzione allora a che la didattica a distanza diventi oggi, in questa tragedia, una opportunità e non un problema. Perché un rischio c’è: noi dobbiamo pensare a qui bambini e ragazzi che non hanno la possibilità di avere connessioni, rete e tecnologia. Perché c’è il rischio che ci siano poi ragazzi di serie A e di serie B. È per questo che nel decreto prevediamo risorse per portare la rete la dove non c’è. Questo deve essere il nostro rovello. Perché nessuno deve vedere interrotto il proprio percorso formativo, anche in questa tragedia che stiamo vivendo”. Così il senatore del Pd Francesco Verducci, vicepresidente della commissione Cultura a Palazzo Madama, nel suo intervento sull’informativa sella ministra Azzolina.


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