“Il provvedimento sul numero chiuso
a Medicina è semplicemente un inganno, una trovata
propagandistica a uso di qualche titolo di telegiornale”. Lo ha
detto in aula il senatore del PD Francesco Verducci, che ha
aggiunto: “Non c’è nessuna apertura perché non c’è nessuna
risorsa stanziata. L’unico modo per superare il numero chiuso è
incrementare gli investimenti, per aumentare il numero dei medici
e dare risposta al fabbisogno urgente e reale di servizi
sanitari. Invece qui non c’è nulla”.

“Questo disegno di legge – ha proseguito il parlamentare dem – è
a invarianza finanziaria. Non c’è un euro! Il blocco all’ingresso
viene spostato dopo 6 mesi, con dei costi e dei disagi enormi per
gli studenti e le loro famiglie. Potranno andare avanti solo
quelli che avranno le risorse economiche per farlo. Questo
provvedimento ingigantisce disparità e diseguaglianze economiche
e sociali. È un provvedimento peggiorativo. La destra ha bocciato
tutti i nostri emendamenti per scrivere nel testo che le
università telematiche e quelle che non rispondono a standard
riconosciuti di qualità siano escluse dai corsi di formazione.
Evidentemente sono poco interessati alla formazione dei nostri
medici e molto di più agli interessi delle università private e
dei loro proprietari. Questo provvedimento va pesantemente nella
direzione di consegnare il nostro sistema universitario e
sanitario ai privati”.

“Fate finta di togliere il numero chiuso e tagliate 800 milioni
all’università pubblica, tagli che chiuderanno ancora di più gli
spazi alle nuove generazioni, alla loro domanda di futuro. Con
essi aumenterete il numero chiuso in ogni dipartimento, altro che
toglierlo. Noi vogliamo superare il numero chiuso con più
investimenti, più medici, sostenibilità per gli studenti, qualità
nella formazione e nella sanità. Questo disegno di legge invece
contraddice tutto questo” ha concluso Verducci.


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