Dal Senato risoluzione per salto di qualità PEV
‘Ripensare la Pev (Politica europea di vicinato) mettendo al centro la questione Mediterranea, con nuovi strumenti ad hoc di cooperazione e partenariato, rafforzando il dialogo interreligioso e multiculturale’. Lo chiede Francesco Verducci, relatore della risoluzione approvata recentemente dalla commissione Esteri.

‘Quello della Commissione è stato un atto politico di grande rilievo – aggiunge – che chiede con forza un ripensamento della PEV, che in questi anni ha privilegiato la dimensione ‘burocratica’ a quella politica, dimostrandosi inadeguata a dare risposte efficaci ad uno scenario segnato ad est e soprattutto a sud dell’Unione da crisi geopolitiche drammatiche, potenzialmente dirompenti per l’intero equilibrio mondiale’.

‘La risoluzione – sottolinea – chiede un raccordo tra PEV e politiche migratorie dell’UE, per una gestione condivisa con i Paesi partner delle dinamiche migratorie, ed auspica l’urgente revisione del Regolamento Dublino III e l’adozione di criteri solidaristici tra gli Stati membri sulla redistribuzione dei richiedenti asilo.Il testo approvato propone di rafforzare il dialogo con i Paesi di origine dei flussi migratori (in particolare Sahel e Corno d’Africa) e, sul versante orientale, con la Federazione Russa le cui preoccupazioni nel caso dell’accordo di Partenariato tra UE ed Ucraina non vennero prese nella necessaria considerazione’.

‘In giornate decisive per l’Europa – conclude Verducci – il Parlamento indica quindi un salto di qualitá possibile, una politica estera comune più forte e coraggiosa, a partire da una maggiore integrazione tra PEV e PESC. Inadempienze, ritardi, cecità non sono più tollerabili, perchè mettono a rischio fallimento il progetto europeo.’

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