‘Diremo no, insieme ai Senatori Nannicini e D’Arienzo, ai finanziamenti per le milizie libiche, perché tutti sanno, a partire dalle denuncie dell’ONU e del Consiglio d’Europa, che i gruppi delle milizie libiche, confederati nella cosiddetta ‘guardia costiera libica’, sono gli stessi signori della guerra che sfruttano il traffico di esseri umani e che gestiscono i campi di detenzione. Sono milizie accusate di crimini contro l’umanità, per aver violato e per continuare a violare migliaia di vite di migranti e di richiedenti asilo, ridotti in schiavitù per evitare che arrivino sulle nostre coste. Questa ecatombe nel Mediterraneo, a poche miglia da noi, è il simbolo del fallimento morale e politico delle democrazie europee, della cecità e del cinismo delle classi dirigenti.
I campi libici sono legittimati e contemplati da un accordo sottoscritto tra Italia e Libia; e questo è inaccettabile. Un accordo tra due Governi, mai passato in Parlamento; e questo è inaccettabile. Un accordo che non è mai stato riscritto, nonostante gli impegni presi. Nonostante la Libia non abbia mai sottoscritto le convenzioni internazionali sul rispetto dei migranti, noi deleghiamo loro a intervenire al nostro posto, a respingere, a catturare e rinchiudere nei campi. Non può esserci giustificazione a tutto questo. Rivendichiamo il fatto che c’è un altro modo per stare in Libia, ed è fare l’Italia, continuando a costruire ospedali e scuole e non tradendo i nostri valori e la nostra Costituzione. Va interrotta questa missione, che ha rafforzato il sistema dei campi di tortura, anziché smantellarlo. Va scritto un nuovo accordo che coinvolga Europa, Africa, Nazioni Unite, organizzazioni umanitarie, organizzazioni non governative e società civile e che affronti le cause strutturali di un fenomeno migratorio che è epocale e che coinvolge milioni di persone, che fuggono da atrocità indicibili e che nessun muro e nessun campo lager potranno fermare. Serve una nuova ‘Mare nostrum’, un’iniziativa politica ed economica che metta al centro il rispetto dei diritti, perché solo così l’Italia e l’Europa potranno riscattare il proprio ruolo e la propria funzione storica e svolgere una leadership che sia credibile, vera e riconosciuta, nel Mediterraneo e nel mondo.’ Così il Senatore PD Francesco Verducci nel suo intervento in Aula sulle Missioni.