Verducci: “Scardina istruzione, diritto fondamentale”

“Gli emendamenti del Pd all’articolo 1 del ddl sull’autonomia differenziata denunciano la gravità di questo provvedimento, un ddl che viola il diritto all’uguaglianza, il principio di solidarietà alla base della Costituzione e della nostra democrazia perché incide sui diritti fondamentali e li rende diseguali. La Destra scardina infatti quello che di più importante abbiamo, e cioè la parità di accesso ai beni comuni essenziali quali la sanità e la scuola. Già oggi ci sono forti disuguaglianze e divari, con questo ddl essi vengono allargati, certificati per legge, resi definitivi e irrecuperabili con conseguenze drammatiche per i cittadini e per interi territori destinati alla marginalità e allo spopolamento”. Lo ha detto in Aula il senatore del Pd Francesco Verducci, componente della Commissione Istruzione. “L’istruzione – ha proseguito Verducci – è lo strumento che permette a ogni bambino e a ogni bambina di emanciparsi, di crescere libero e libera. E lo fa per il carattere universale e nazionale attribuito all’istruzione dagli artt 33 e 34 della Costituzione. La destra, in aperto contrasto con la Costituzione, attribuisce ad una regione la competenza esclusiva sull’istruzione con il gravissimo rischio di dare un colpo mortale al diritto allo studio, che pur tra mille difficoltà la scuola inclusiva, aperta a tutti, garante dei diritti, obbligatoria e gratuita oggi garantisce. La scuola contrasta la povertà educativa, che spesso è anche povertà materiale. Voi colpite tutto questo, colpite la competenza esclusiva dello Stato alla base del sistema di istruzione universale e unitario. E sapete chi ne farà le spese? Le fasce sociali più deboli, le aree interne, le ragazze e i ragazzi figli di famiglie in difficoltà, i figli dei lavoratori poveri che non potranno avere opportunità al pari degli altri che la Costituzione assegna a tutti. Noi diciamo noi a questo scempio dell’identità culturale del Paese, volete ridurre l’Italia a tante piccole patrie senza destino e per questo continueremo la nostra battaglia”.