“Qui non siamo a tre indizi che fanno
una prova, ma davanti a prove schiaccianti: questo Governo,
questa destra mal tollerano l’indipendenza della Magistratura,
la separazione dei poteri”. Lo afferma ad Affaritaliani.it
Walter VERINI, segretario della Commissione Giustizia del Senato
e capogruppo del Partito Democratico in Commissione Antimafia.
“Se la Magistratura applica norme del diritto europeo,
prevalenti su quelle nazionali (come nel caso dei “paesi sicuri”
e della farsa delle deportazioni albanesi) i giudici sono nemici
e “fanno politica””, osserva VERINI. “Se si apre un confronto,
anche aspro, su progetti di legge e l’ANM dice la propria
opinione, ecco la minaccia della Commissione d’Inchiesta sulla
Magistratura. Se questa sostiene, giustamente, che non solo in
politica, ma anche nella giurisdizione non è vero che “uno vale
uno”, ecco la proposta del sorteggio dentro la “riforma finale”
come sinistramente l’ha chiamata Nordio in Parlamento”,
sottolinea l’esponente Dem.
“Come non bastasse – dichiara ancora VERINI – ecco spuntare
fuori la proposta di ripristinare l’immunità (impunità)
parlamentare, per politici, ovviamente, perseguitati dalla
Magistratura. E gli ultimi episodi confermano questo: il
Procuratore Capo di Roma, compie un atto dovuto e riservato, che
la Presidente del Consiglio (a differenza di suoi predecessori)
decide di spettacolarizzare e trasformare in manganello contro
quel magistrato, il quale si vede poi colpito (“massacrato” ha
scritto qualcuno) sul piano personale. In perfetto stile dei
regimi autoritari, nei quali si colpisce e delegittima la
persona per non confrontarsi con gli atti e le sue idee. Con il
paradosso che un ministro della Giustizia come Nordio, invece di
tutelare l’indipendenza costituzionale della Magistratura,
assume in prima persona, tra un balbettio e l’altro, l’incarico
di bastonare questa indipendenza. Ripetendo il copione nei
confronti della Corte Penale Internazionale e dichiarando così
anche guerra all’Europa”, attacca il senatore del Pd.
“Sì, è un allarme autoritario – assicura – la Corte penale, la
Magistratura italiana hanno e avranno molti limiti, molti
difetti. Ma da 30 anni c’è una parte della politica che persegue
il disegno di superare la separazione dei poteri. E spesso, la
Magistratura è costretta a rispondere con atti di difesa. A
volte sbagliati, a volte con “eccessi” di legittima difesa, ma
motivati e comprensibili”. “Questa destra è intollerante ai
contropoteri, ai controlli (lo stesso accade per il giornalismo
d’inchiesta). Vorrebbe ridimensionare perfino peso e ruolo di
Parlamento e Presidente della Repubblica, con tentazioni di
semplificazione e rischi per i principi della democrazia
liberale e della Costituzione”, conclude VERINI.