Il senatore del Pd Walter Verini
ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente e
della Sicurezza Energetica riguardo alla “grave situazione di
abbandono e dissesto idrogeologico che affligge le pendici della
Rupe di Orvieto”. “La legge del 25 maggio 1978, n. 230, –
ricorda – aveva disposto un contributo speciale di 6 miliardi di
lire per Orvieto e 2 miliardi per Todi, per la salvaguardia del
patrimonio paesistico, archeologico, storico ed artistico delle
due città. Un ulteriore intervento legislativo, la legge n. 545
del 1987, ha permesso di affrontare in modo organico le
criticità legate al dissesto idrogeologico, consentendo, sulla
base delle due leggi speciali, la realizzazione di importanti
interventi di bonifica e consolidamento delle due città”.
“Con un successivo accordo di Programma – spiega Verini in
una nota – la regione Umbria ha poi messo a disposizione dei
Comuni di Orvieto e Todi complessivamente 3 milioni di euro, per
il triennio 2020-2022 con una quota pari almeno al 10%,
riservata alle attività di monitoraggio, ripristino della
strumentazione e delle reti e al funzionamento degli Osservatori
comunali per il monitoraggio e la manutenzione permanente”.
“Nonostante gli sforzi passati”, Verini denuncia come,
“oggi, a distanza di 35 anni, le pendici della Rupe siano in
stato di totale abbandono. La mancanza di monitoraggio ed
interventi ha portato a un proliferare di frane, rappresentando
una potenziale minaccia per gli abitanti e i visitatori della
zona”. “Recentemente – ricorda il senatore Dem- il crollo della
costa calcarea di strada Fontana del Leone ha ulteriormente
evidenziato l’urgenza di interventi di controllo e
manutenzione”.
Il senatore ha interrogato dunque il Ministro per sapere
“se sia a conoscenza di questa situazione e se intenda attivare
misure urgenti per contrastare il dissesto idrogeologico, anche
attraverso l’invio di un nucleo ispettivo sul territorio, al
fine di preservare il lavoro svolto in passato e garantire la
sicurezza delle comunità locali”.