“Nelle nostre carceri non c’è quello che ci dovrebbe essere: spazi adeguati, attività di lavoro, di formazione e socializzazione, grande spazio al volontariato. Ci sono anche troppi direttori a scavalco, spesso i provveditorati sono lontani da dove avvengono le questioni e spesso questa lontananza produce problemi”. “Il Governo parla di intenti, di intenzioni e progetti che però non trovano alcun riscontro. La realtà è quella di due suicidi al giorno nelle nostre carceri, è quella di un sovraffollamento che è arrivato a livelli drammatici. Perfino le carceri minorili, dopo i vostri provvedimenti, sono ormai al collasso, perché l’inasprimento delle pene anche nei confronti dei minori, per alcuni reati, ha portato a queste situazioni”. Così il senatore del Pd Walter Verini a Palazzo Madama durante lo svolgimento delle interrogazioni. “Il primo firmatario di questa interrogazione è il senatore Franco Mirabelli – sottolinea il parlamentare democratico – noi volevamo porre all’attenzione un fatto molto serio, perché anche se il ministro della giustizia nei convegni fa professione di garantismo e di volontà di rispetto dell’articolo 27 della Costituzione, nella pratica il governo fa l’esatto contrario. E restringere spazi e orari delle sezioni aperte, della vigilanza dinamica è conferma di questo fallimento. Si devono destinare risorse per gli organici della Polizia Penitenziaria, alle attività di socializzazione e recupero, all’affettività, all video sorveglianza. Rispettare l’articolo 27 della Costituzione, ragionando su pena rieducazione, reinserimento, e investire in umanità non è solo un dovere, ma è anche un investimento per la sicurezza, perché se un detenuto che finisce di scontare una pena o una pena alternativa esce rieducato e si reinserisce nella società, non torna a delinquere, quindi è un investimento per tutta la società”.


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